RIFLESSIONI DI NICOL
MAMMA DI SAMUEL E DAVID
Quest’anno per Nicol è stato un anno importante, suo figlio Samuel ci ha salutato dopo tre bellissimi anni insieme ed è entrato alla scuola primaria del bosco e allo stesso tempo il suo fratellino Daniel ha cominciato la scuola dell’infanzia nel bosco. Abbiamo chiesto a Nicol di raccontarci le sue riflessioni ed emozioni a riguardo e lei con tanta generosità ci ha scritto ciò:
“La verità è che quando a settembre 2019 abbiamo iniziato l’asilo nel bosco non sapevamo bene cosa aspettarci. (è non sapevamo ancora quanto incredibile sarebbe stato questo percorso!)
Attratti dall’idea che Samuel avrebbe frequentato una scuola che prediligeva l’educazione all’aria aperta (e visto anche la nostra scelta di vita di qualche anno fa, “ di far crescere i bimbi in un posto che permettesse il contatto con la Natura”) ci è sembrato il “vestito giusto” per lui
Le esperienze che sin dal primo giorno ci venivano raccontate dalle insegnanti, mi avevano già conquistato totalmente. Immaginare Samuel, scoprire il mondo attraverso il contatto con i boschi, i parchi ma anche le strade, il centro cittadino e la comunità in generale mi è,da subito, sembrato emozionante e carico di significato. Giorno dopo giorno (e meteo dopo meteo) capivo come in lui maturava una sensibilità verso ciò che lo circondava al di sopra dell’aspetto puramente oggettivo. Ogni giornata passata all’aperto , che fossero giornate nuvolose, piovose o con un pieno sole, lui imparava, oltre che a temprare il suo corpo, a SENTIRE con tutti i sensi : gli occhi, il tatto, l’olfatto e diventava protagonista del suo nuovo modo di vedere le cose.
I momenti di socialità con la sua classe eterogenea (banale a dirsi ma le età diverse dei bambini aprono un ventaglio di circostanze di valore incredibili!) sono diventati tasselli che insieme alle esperienze fatte all’aperto hanno creato in Samuel una consapevolezza e una sensibilità che lo ha fatto crescere in maniera , io credo più consapevole.
La scuola nel bosco gli ha insegnato a sentire con il suo corpo e a mettersi in connessione con le cose , ha imparato che lui è importante e che attraverso di lui le cose intorno a sè, possono cambiare. Il rispetto dei luoghi, la sensibilità nell’osservare una formica che porta una briciola, il raccogliere decine di bastoni che diventano incredibili oggetti, il rispetto delle persone, la gentilezza verso se e verso gli altri sono tutte cose che l’asilo nel bosco gli ha insegnato non in maniera teorica ma vissuta in prima persona sul suo corpo e nella sua testa.
Tanto che per il 2° figlio arrivato improvvisamente all’età di 4 anni e con un suo particolare vissuto, non abbiamo avuto dubbi . Anche David che attualmente frequenta l’asilo nel bosco sta imparando moltissimo. Al netto delle sue pochissime esperienze di socialità, la scuola nel bosco gli sta insegnando l’importanza come individuo e come le sue azioni verso ciò che vede e vive possano cambiare.
Il contatto con la natura che cambia, dà a lui, un senso di appartenenza , un senso di cambiamento positivo.
Adora l’esplorazione e le routine fatte con la sua classe: IL CERCHIO in cui , anche se all’inizio parlava solo nella sua lingua, RACCONTA ai suoi compagni e ASCOLTA.
A differenza di Samuel, David ancora non riferisce tutto ciò che accade nella sua giornata ma la parte affascinante e capire come il loro rapporto con la natura e in generale con il mondo esterno viene trasformato giorno per giorno per merito delle ESPERIENZE che fanno e che vivono prima persona.
Tutto questo però non sarebbe possibile se al principio di tutto non ci fosse un profondissimo rispetto del bambino come individuo. Il bambino è al centro di tutto e oltre ad essere protagonista è il motore per cui tutto si muove.
Le nostre insegnanti hanno “capito” prima di tutto i nostri bambini . Li hanno “ascoltati” profondamente e li hanno accompagnati ad esplorare il mondo che li circonda.”
Nicol