I bambini ci seguono: nell’esatto momento in cui iniziamo un lavoro o un’attività eccoli là che si avvicinano con fare minaccioso e tentano di insinuarsi nei nostri lavori. E noi, poveri adulti, dobbiamo difenderci da queste piccole bestioline che vorrebbero prendere il nostro posto. Dobbiamo o vogliamo difenderci? Si, diciamo la verità, i bambini producono sporco quando fanno le cose: rovesciano acqua, magari anche la farina, stanno troppo con le mani nell’acqua, piegano il bucato in modo diverso da noi. Così aumenta il disordine e di conseguenza il nostro lavoro.
Sia sincero l’adulto chi non ha mai pensato a queste cose e preferisce fare da sé perché è più facile e le cose facili sono più allettanti.
Al contrario se riuscissimo ad essere sinceri con noi stessi avremmo maggiori probabilità di migliorare questo aspetto accettando gli errori dei nostri figli e rispettando il loro modo di fare. Pensate al beneficio che produrrete in loro: sviluppo della motricità fine attraverso l’allenamento delle mani…se poi vorreste strafare per prendere gli oggetti (la forchetta, le pinze per il bucato, i lego, i puzzle, un cucchiaio, ecc) usate pollice indice e medio insieme ( è quella che useranno un domani per scrivere). Senza correggerli o costringerli, ma facendoglielo solo vedere.
I bambini possono aiutarci in ogni attività domestica:
- Stendere i panni;
- Piegare il bucato;
- Riporlo nei cassetti;
- Lavare la verdura;
- Tagliare: patate lessa, zucchine, banane, insalata, e ogni cosa che non sia dura;
- Spolverare;
- Pulire i vetri con spruzzino e panno;
- Spazzare e raccogliere con la paletta.
- Asciugare le stoviglie;
- Rifare il letto.
- E molte altre cose.
La cosa importante è la modalità con cui tutto ciò avviene. Ricordate che deve essere un momento di gioia; non è necessario costringersi a fare delle attività se poi non si reggono emotivamente le possibili conseguenze (al massimo faranno cadere cose o si faranno un mini taglio sul pollice) perché poi è il bambino che subisce il nostro stato emotivo pessimo.Ecco meglio di no. Da noi adulti devono arrivare messaggi positivi e di fiducia, altrimenti si fa altro.
Alcuni suggerimenti
Quando decidete di fare un’attività organizzate prima il materiale che vi è utile; poi aspettate che il bambino sia libero e assicuratevi di non interrompere qualcosa che sta facendo. Successivamente lo invitate a mettersi al vostro fianco e cominciate… Per esempio dovete piegare il bucato: abbiate cura di scegliere indumenti piccoli, i suoi magari: non si sentirà scoraggiato! Per farlo appoggiatevi su un tavolo, mai per aria (quella è un abilità successiva). Rallentate i vostri movimenti e fate in modo che siano chiari. I bambini adorano osservare la lentezza. Piegate una maglia e poi invitate lui a farlo. Potrebbe dirvi di no. Tranquilli, mettete via e fategli vedere dov’è il posto del bucato da piegare. Se domani vorrà farlo potrà prendere tutto da sè.
Basta preparare un piccolo cestino con pochi panni da piegare e metterlo in un posto dove lui può raggiungerlo: io lo tengo in camera su una sedia.
Diverso è per le attività della cucina: quelle sono adorate soprattutto se gli date la possibilità di usare utensili prettamente da adulti. Ricordate: prima glielo fate vedere e dovete esigere che lui aspetti ed osservi, che rispetti il fatto che lo state facendo voi… e poi toccherà a lui e voi adulti non potrete intervenire. Se non ci riuscite cambiate stanza o fate altro. E difficile, dovete solo allenarvi.
Buon lavoro!!